Come scegliere l’avvolgipallet giusto per la tua attività

In ogni magazzino moderno, l’efficienza dell’imballaggio è un fattore chiave per ottimizzare tempi, ridurre errori e migliorare la sicurezza dei carichi. L’avvolgipallet, noto anche come fasciapallet, è una macchina indispensabile per stabilizzare i bancali con film estensibile, garantendo protezione durante il trasporto e lo stoccaggio.

Ma come scegliere l’avvolgipallet giusto per le proprie esigenze? Non esiste un modello “universale”: la selezione deve tenere conto di diversi fattori tecnici e operativi legati all’attività aziendale. In questo articolo analizziamo i principali parametri da considerare per fare un acquisto consapevole ed efficace.

Altezza del carico da imballare

Come spiega Nastry, e-commerce specializzato nella vendita di avvolgipallet professionali online, spiega che il primo aspetto da valutare è l’altezza massima dei pallet che devono essere avvolti. La maggior parte degli avvolgipallet standard gestisce altezze fino a 2.000 – 2.400 mm, ma in molti settori (alimentare, chimico, GDO) è frequente avere carichi più alti, che richiedono modelli con colonna maggiorata o torre estensibile.

In base alla configurazione della macchina, si possono scegliere:

  • modelli standard (fino a 2 m)
  • modelli con altezza utile fino a 2,7 m o oltre
  • macchine personalizzabili su richiesta

Valutare attentamente l’altezza consente di evitare sprechi di film e garantire una fasciatura completa anche nei punti più critici del pallet.

Peso del pallet e portata della pedana

Altro parametro essenziale è il peso medio e massimo dei carichi. Ogni avvolgipallet ha un limite di portata (in genere da 1.200 a 2.000 kg), che deve essere compatibile con il carico movimentato abitualmente.

Se si gestiscono carichi molto pesanti, è importante scegliere:

  • piattaforme con struttura rinforzata
  • motori robusti e freni idraulici affidabili
  • eventuali pedane ribassate per carico da transpallet

Un avvolgipallet sottodimensionato rischia di usurarsi rapidamente o di compromettere la sicurezza durante il ciclo di lavoro.

Tipologia di merce da fasciare

Non tutte le merci si comportano allo stesso modo sotto l’azione del film estensibile. La tipologia del prodotto e la sua stabilità intrinseca influenzano la scelta della macchina e del programma di fasciatura.

Esempi pratici:

  • Carichi irregolari o fragili (bottiglie, sacchi, componenti): richiedono partenze e arresti morbidi, pre-stiro regolabile e minor tensione.
  • Merce instabile: meglio optare per macchine a braccio rotante, dove il carico resta fermo e ruota solo il braccio con il film.
  • Prodotti leggeri: serve un controllo preciso della tensione per non danneggiare le confezioni.
  • Carichi omogenei e robusti (es. scatole, sacchi in plastica): possono essere lavorati anche con macchine base o semiautomatiche.

Conoscere bene la natura della merce consente di evitare rotture, sprechi e inefficienze operative.

Frequenza d’uso e carico di lavoro giornaliero

Un magazzino che fascia 5 pallet al giorno ha esigenze diverse rispetto a un impianto che ne gestisce 200. La frequenza d’uso incide sulla tipologia di macchina da adottare:

  • Uso occasionale o artigianale: può bastare un modello semiautomatico entry-level, anche con tavola manuale.
  • Uso frequente (30-50 pallet al giorno): serve una macchina semiautomatica robusta, con impostazioni programmabili.
  • Produzione intensiva (oltre 100 pallet/giorno): conviene valutare un avvolgipallet automatico, integrabile in linea con nastri trasportatori e taglio film automatico.

Un’analisi dei flussi giornalieri consente di evitare sottodimensionamenti che causano colli di bottiglia o sovrainvestimenti non necessari.

Spazio disponibile in magazzino

La configurazione fisica dell’area di imballaggio è spesso un limite tecnico che condiziona la scelta. Alcuni modelli di avvolgipallet occupano spazi contenuti, altri necessitano di area libera per il braccio rotante o il carico laterale.

Opzioni da considerare:

  • Tavola rotante: compatta, ma richiede spazio circolare intorno
  • Braccio rotante: ideale per spazi ristretti o carichi instabili
  • Piattaforme ribassate con rampe: facilitano il carico con transpallet, anche in assenza di carrelli elevatori
  • Versioni “salvaspazio” a colonna singola, da installare anche contro pareti o in corridoi

Un sopralluogo preventivo o la consultazione delle schede tecniche di ingombro aiuta a identificare il modello più adatto al layout operativo.

Funzioni aggiuntive e personalizzazioni utili

Molti avvolgipallet offrono funzioni opzionali che migliorano la resa o l’efficienza:

  • Pre-stiro motorizzato: riduce il consumo di film estensibile
  • Taglio automatico del film: accelera i tempi ciclo
  • Bilancia integrata: utile per pesare i pallet in fase di confezionamento
  • Programmi preimpostati: per diversi tipi di carico
  • Interfaccia touch screen: per la gestione semplificata

Questi accessori possono incidere sul prezzo, ma aumentano la produttività, rendendo l’investimento più vantaggioso nel tempo.

Un acquisto che migliora efficienza e sicurezza

Scegliere l’avvolgipallet giusto è un passo fondamentale per automatizzare l’imballaggio, ridurre i costi operativi e aumentare la sicurezza nel trasporto. Non è solo una questione di “fasciare pallet”: si tratta di integrare una soluzione efficiente, affidabile e adatta al proprio ritmo produttivo.

Analizzare i fattori principali — altezza e peso dei carichi, tipo di merce, volume giornaliero e spazi disponibili — consente di fare una scelta mirata, evitando errori comuni e ottimizzando l’investimento.

Perché in logistica, ogni secondo e ogni euro risparmiato sull’imballaggio fanno la differenza.