Ramen: dal cibo dell’anima giapponese alla conquista del mondo
Il ramen è uno dei piatti più iconici della cucina giapponese, ma le sue radici affondano nella tradizione cinese, da cui fu importato in Giappone durante il periodo Meiji (1868-1912). Sebbene fosse considerato un cibo povero, negli anni ’20 e ’30 del XX secolo, il ramen divenne sempre più popolare in Giappone, tanto da generare molte varianti regionali.
La storia del ramen: dall’origine cinese alla popolarità in Giappone
Il ramen fu introdotto in Giappone durante il periodo Meiji, quando il Giappone aprì le sue porte alla cultura e alle tradizioni cinesi. Inizialmente considerato un cibo per le classi meno abbienti, il ramen si diffuse rapidamente tra la popolazione giapponese, e molti ristoranti cinesi iniziarono ad offrire il piatto. Con il passare del tempo, i ristoratori giapponesi iniziarono a creare la loro versione del ramen, adattandolo ai gusti e alle preferenze locali.
Le varianti regionali del ramen in Giappone
Il ramen, pur mantenendo la sua essenza di piatto a base di noodle di frumento in brodo, ha dato vita a numerose varianti regionali, ciascuna con caratteristiche uniche. Ad esempio, il ramen di Sapporo è rinomato per il suo brodo a base di carne e la consistenza spessa delle tagliatelle, mentre il ramen di Hakodate presenta un brodo più leggero e tagliatelle più sottili.
La diffusione del ramen nel mondo
Negli ultimi decenni, il ramen è diventato un piatto amato a livello globale, con ristoranti specializzati in ramen che spuntano in molte città in tutto il mondo. Il successo del ramen si deve alla sua versatilità e alla sua capacità di adattarsi a diverse culture culinarie. Inoltre, sono state create versioni vegetariane e vegane del ramen, che utilizzano brodi vegetali e ingredienti come tofu e verdure al posto della carne.
La preparazione del ramen: dalla tradizione alla personalizzazione
Per preparare il ramen, si inizia con la preparazione del brodo, che solitamente ha una base di dashi (brodo di pesce), arricchito con ingredienti come salsa di soia, sake e mirin. I noodles di frumento vengono cotti al vapore o in acqua bollente e poi aggiunti al brodo insieme a ingredienti come carne di maiale, verdure, uova e cipolla. Il ramen può essere personalizzato in base ai gusti individuali, aggiungendo spezie, aromi e altri ingredienti a piacere.
Il ramen per i celiaci: versioni senza glutine
Il ramen tradizionale contiene glutine a causa dell’uso della farina di frumento nella preparazione dei noodles. Tuttavia, sono state sviluppate versioni senza glutine del ramen, utilizzando farine alternative come quella di riso, mais, grano saraceno, soia e konjac per la preparazione dei noodles. Anche il brodo può essere adattato, sostituendo la salsa di soia tradizionale con una versione senza glutine. Molti ristoranti offrono opzioni di ramen senza glutine ed esistono numerose ricette per prepararlo a casa, rendendo questo delizioso piatto giapponese accessibile anche a chi segue una dieta senza glutine.
L’industria alimentare ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione e distribuzione del ramen a livello mondiale.
Con l’aumento della domanda, molti produttori alimentari hanno creato kit per la preparazione del ramen e prodotti precotti come noodles e brodi, rendendo più semplice la preparazione a casa.
Parallelamente, sono state create versioni precotte e confezionate del ramen, che possono essere semplicemente riscaldate e servite, per soddisfare la domanda di consumatori che vogliono gustare il ramen senza doverlo cucinare da soli.
Le versioni precotte sono sul mercato in diversi sapori e si possono acquistare nei negozi di alimentari e online. L’industria alimentare ha altresì contribuito alla realizzazione di versioni del ramen privi di glutine, impiegando farine alternative e brodi senza glutine.