Immagina di aver comprato un abito. Sei nel negozio e dopo aver pagato, all’uscita dalle casse ti fermano e ti svuotano il sacchetto, per controllare che non abbia rubato niente nel frattempo.
Come ti sentiresti?
Già, a dir poco offeso.
Ma perché questo esempio?
Capita molto spesso che quando porti la macchina a cambiare le gomme, prima la smonta una persona, poi viene chiamato dall’officine per fare altro, poi la controlla un’altra persona ancora, poi arriva un’altra persona ancora.
Nel frattempo che finisce l’altra macchina e tu vai in coda e si sblocca l’operaio (20 pedane e 10 operai…boh), la macchina va in parcheggio.
Il lavoro non è a nastro e ripetitivo, il lavoro che fanno loro è incasinato.
Lavorare quasi come una catena di montaggio, dove ognuno ha il suo ruolo e la sua postazione fissa, serve a rendere il processo più snello, mentre tante aziende ancora sono diffidenti e piene di barriere e complicazioni che ti portano via un sacco di tempo, e questo per una mania di controllo spropositata.
Ho visto anche costruita una gabbia fatta di reti elettrosaldate, dei paletti con nastro e filo, in cui le gomme finiscono e dove c’è una persona che va a controllare se le gomme possono uscire da questa gabbia per essere montate.
Ecco un metodo di lavoro ben specifico:
- lavorare con 3 smontagomme e un’equilibratrice;
- lavorare in 4 su una macchina e lavoriamo in maniera coordinata;
- dal momento in cui la tua macchina entra in officina, al momento in cui ne esce fuori, lavorare esattamente come una catena di montaggio;
- ognuno ha la propria postazione e il proprio ruolo.
Semplicemente eliminare la disorganizzazione e il caos può essere la soluzione per velocizzare i tempi e risolvere le enormi difficoltà nella gestione del lavoro.