Su internet la privacy è alquanto limitata ed è per questo che sono sempre più numerosi i software che vogliono ridurre il tracciamento delle attività compiute online. Uno degli strumenti più adatti in questo caso è la VPN o Virtual Private Network, una sorta di rete virtuale privata. Durante la navigazione online, infatti, il dispositivo che si utilizza invia sempre dati che possono essere monitorati dal provider o da terze parti non animate da buone intenzioni.
La rete Vpn di Google è una delle ultime novità in campo tecnologico. Si tratta del nuovo servizio di spazio in cloud disponibile, in abbonamento, per smartphone Android. In questo modo Google si propone di consentire agli utenti un’esperienza di navigazione sul web in modo del tutto anonimo e sicuro, criptando i dati di navigazione e rendendo anonimo l’indirizzo IP.
Questo servizio di Google One è stato lanciato negli ultimi mesi del 2020, ma fino a qualche tempo fa era usufruibile solo negli Stati Uniti. Attualmente però il servizio è stato esteso anche ad altri paesi come Canada, Francia, Germania, Italia, Messico, Regno Unito e Spagna.
VPN di Google: come funziona
Il funzionamento del sistema VPN di Google è equivalente a quello di altri prodotti simili: dopo aver attivato questo sistema si creerà in automatico una connessione criptata attraverso cui saranno filtrati tutti i dati inseriti dall’utente. Di conseguenza nel caso in cui un utente fosse colpito da un attacco esterno come un attacco hacker, in questo caso si parla di attacco man-in-the-middle, la persona esterna si ritroverebbe ad avere a che fare solamente con una serie di dati criptati e di conseguenza illeggibili.
Rispetto ad altre VPN il sistema Google One interviene rendendo l’indirizzo IP del tutto anonimo, ma non sarà possibile cancellarne l’origine. Cosa vuol dire? I siti che l’utente decide di visitare saranno comunque in grado di individuare che la sorgente della connessione si trova in Italia, anche se non potranno individuare la collocazione precisa.
Non sarà dunque possibile visitare siti internet bloccati in Italia o accedere a piattaforme di streaming estere.
E’ proprio questo il motivo per cui Google ha sì deciso di rendere anonimo l’indirizzo IP, ma rendendo sempre visibile la provenienza. Se, infatti, Google avesse permesso di cambiare la nazione di provenienza attraverso l’indirizzo Ip, sarebbe senza dubbio andata incontro a diverbi con le piattaforme di streaming come le ben note Amazon Prime e Netflix.
VPN Google One: benefici del servizio
Il browser e l’app possono comunicare le informazioni sensibili ad insaputa degli utenti. Può capitare, infatti, che siti e app utilizzino un sistema di crittografia obsoleto o debole, di conseguenza durante la navigazione i dati non protetti possono essere intercettati o modificati direttamente dagli hacker.
Attivare una rete VPN significa mettere la propria sicurezza online al primo posto, perché si attiva un sistema di crittografia sicuro contro attacchi di ogni tipo.
La rete VPN di Google è disponibile gratuitamente per chi ha attivato un piano da 2 TB di spazio di archiviazione cloud. Al momento non è nemmeno possibile aggiungerla come semplice opzione extra ai piani di abbonamento inferiore. Di conseguenza chi ha attivato un piano da 2 TB non deve fare altro che aprire l’app di Google One e attivare l’apposita funzione. Chi, invece, ha attivato un Piano Famiglia legato all’account Google One, può attivare la VPN su massimo 6 dispositivi, previa installazione dell’app Google One su ognuno di questi.
Grazie all’app Google One è sufficiente un tocco per attivare la rete VPN. E’ possibile anche aggiungerla alle impostazioni rapide per rendere ancora più semplice l’accesso.
Attivare la rete VPN di Google consente agli utenti di usufruire di un sistema di sicurezza all’avanguardia sul proprio telefono Android senza limiti di app o di browser. Sarà possibile sfogliare e riprodurre in streaming, ma anche scaricare, i contenuti grazie ad una connessione privata e sicura.
Privacy e sicurezza sono gli obiettivi e allo stesso tempo i benefici principali del servizio così da non doversi preoccupare di ipotetici attacchi hacker anche in caso di utilizzo di reti non protette o di reti Wi-Fi pubbliche. I sistemi, infatti, sono dotati di apposite funzionalità integrate di sicurezza così da impedire che qualcuno possa utilizzare la rete per associare l’attività online compiuta con l’identità vera e propria dell’utente.
Fonti: https://one.google.com/about/vpn?hl=it e https://vpnper.com/