Bar e ristoranti alla prova della sostenibilità: con i dispenser acqua dicono stop alla plastica

Aumentano in tutta Italia le iniziative di bar, ristoranti e alberghi dedicate alla sostenibilità: nelle strutture ricettive sono diverse le buone pratiche messe in atto per un approccio più ecologico, apprezzato da una clientela consapevole e coinvolta.

Per evitare l’acquisto di acqua in bottiglia confezionata con il PET (nonché le noie relative alla gestione degli ordini) sempre più attività scelgono di installare dispenser acqua a rete idrica, macchinari che si collegano alla rete d’acquedotto e filtrano l’acqua di rubinetto affinché conquisti caratteristiche del tutto equiparabili a quelle dell’acqua imbottigliata dalla grande distribuzione. Diminuisce così il ricorso alla plastica ma anche le emissioni di co2.

Il beneficio non è però tutto a favore dell’ambiente: un’acqua più pura e leggera migliora la riuscita delle preparazioni gastronomiche e può essere servita ai clienti in luogo dell’acqua in bottiglia, con un notevole risparmio.

I vantaggi dei dispenser acqua per il ristorante e per i clienti

Sebbene per la maggioranza degli italiani, abituati a consumare quantità imponenti di acqua in bottiglia, bere acqua di rubinetto può sembrare poco allettante, la questione può essere affrontata con un cambio culturale alimentato dal basso.

Occorre fare informazione sul fatto che l’acqua di rubinetto non ha una qualità inferiore rispetto a quella imbottigliata, che si acquista al supermercato o si richiede in grandi quantità al fornitore. L’acqua di rubinetto, infatti, non solo è potabile, ma deve rispettare rigorosi parametri di qualità chimico-fisica imposti dalla legge, che sono più severi rispetto a quelli richiesti per l’acqua in bottiglia.

Bisogna poi considerare che l’acqua di rubinetto è sempre fresca e viene servita alla spina: a differenza dell’acqua in bottiglia non è stata conservata in contenitori plastici in condizioni non controllabili dal consumatore finale, il che evita il rischio di contaminazioni sia da parte delle microplastiche sia da parte di patogeni organici.

L’acqua dell’acquedotto è resa sicura dal punto di vista batteriologico grazie alla clorazione: se il disinfettante conferisce un sapore sgradevole è possibile rimuoverlo proprio con un dispenser acqua da bar, che priva l’acqua del rubinetto del cloro e di altri eventuali metalli pesanti senza intaccare il suo contenuto in sali minerali.

L’acqua di rubinetto è inoltre acqua a chilometro zero: consumarla significa accorciare la filiera nel bicchiere -oltre che nel piatto- e avvicinare i consumatori a un prodotto pubblico, accessibile a tutti senza spese eccessive.

Perché non è consigliabile bere o servire l’acqua di rubinetto così com’è? A cosa serve esattamente un dispenser acqua da bar?

Dispenser acqua: la magia è nei filtri

L’acqua fornita dal sistema idrico comunale è completamente sicura. Tuttavia, nonostante i controlli delle autorità sanitarie siano numerosi, questi si limitano a verificarne le condizioni di potabilità, senza estendersi a considerazioni circa la piacevolezza. 

Il sapore dell’acqua di rubinetto è spesso compromesso dal cloro, da un’eccessiva presenza di calcare o dal cattivo stato di manutenzione delle tubature condominiali o private.

Tutte queste problematiche possono essere affrontate attraverso l’utilizzo di un distributore di acqua da bar, che grazie a un sistema di filtraggio avanzato (e, talvolta, a tecnologie di sterilizzazione) purifica l’acqua, eliminando sia il cloro che le impurità eventualmente presenti o le particelle accumulate nel suo percorso fino a noi.

I filtri dei dispenser d’acqua sono progettati per migliorare la qualità dell’acqua di rubinetto, rendendola sicura e priva di contaminanti. La filtrazione meccanica è un processo che implica il passaggio dell’acqua attraverso un materiale filtrante, come il polipropilene, che cattura particelle di varie dimensioni costituite da sedimenti, sabbia e ruggine.

Il carbone attivo è un materiale poroso con una vasta area superficiale e la capacità di assorbire contaminanti organici, cloro, composti chimici e odori presenti nell’acqua. 

La disinfezione tramite raggi UV ricorre invece alla luce ultravioletta per distruggere batteri, virus e altri patogeni presenti nell’acqua. I raggi UV danneggiano infatti il DNA dei microrganismi, impedendo loro di replicarsi e rendendo l’acqua ancora più sicura da bere.L’utilizzo combinato di questi metodi di filtrazione assicura insomma che l’acqua erogata dai dispenser acqua sia sicura, pulita e priva di contaminanti.