I problemi che colpiscono i tuoi mobili di casa e non solo, sono dovuti a una piccolo insetto chiamato tarlo, il quale, quando è ancora larva e quindi giovane, si ciba, ad esempio, del legno dei mobili o delle travi di casa.
I tarli grandi misurano 2/3 cm e hanno le antenne, li puoi osservare perché vedrai dei piccoli buchi che significano che il legno è stato intaccato.
Quelli piccoli invece misurano pochi mm, mangiano il legno quando sono in stato larvale e fuoriescono da adulti attraverso i forellini. Questi micro-insetti possono pungere l’uomo e provocare delle dermatiti anche molto fastidiose, generando dei disagi dermatologici.
Trattare i tarli con metodi fai da te
I trattamenti antitarlo casalinghi sono spesso tramandati da nonni e zii e principalmente consistono nell’utilizzo di prodotti come siringhe e insetticidi liquidi. Avrai notato che si tratta di metodi che devi usare continuamente e questo accade perché, fondamentalmente, non funzionano.
L’errore grossolano è quello di applicare il prodotto sui piccoli fori pensando siano zone di ingresso per il tarlo che si trova dentro il legno e invece, si tratta della via d’uscita per questi insetti: le gallerie infatti sono vuote e loro sono già volati altrove
La volontà nell’applicare l’insetticida liquido sarebbe quella di farlo arrivare in profondità, ma la verità è che questi prodotti hanno scarsa capacità di penetrazione; lo stesso vale per gasolio, ammoniaca o petrolio bianco.
Un altro metodo casalingo è quello di creare una sorta di camera a gas dentro la quale mettere il mobile o di mettere un bomboletta fumigante o erogante insetticida: anche in questo caso, però, è facile renderti conto del fatto che il prodotto non riesce a penetrare a sufficienza e a raggiungere i tarli.
Anche bagnare il legno con petrolio o usare lo zolfo acceso è del tutto inutile: le sostanza a pressione al massimo possono spaccarle il legno rovinandolo pesantemente.
Spennellare, bagnare, siringare o iniettare a pressione prodotti liquidi non ha alcuna efficacia; è solo una perdita di tempo che può rivelarsi persino dannosa per il tuo legno, quindi dovresti evitare di farlo.
Trattamenti inutili: azoto liquido e ozono
Esistono anche degli pseudo trattamenti che sono alla stregua delle truffe, come l’azoto liquido, il quale prevede l’uccisione dell’insetto tramite crio-ustione, ovvero un’ustione a freddo. Considerando che il legno non è un valido conduttore del freddo, anche l’azoto liquido difficilmente può raggiungere temperature basse che siano mortali per le larve che invece sono posizionate molto profondamente.
L’azoto liquido è valido per insetti infestanti come le cimici da letto, ma non per i tarli. L’ozono è un altro trattamento usato per eliminare il tarlo soffocandolo e tuttavia, affinché funzioni realmente, lo stato di aria pregna di ozono andrebbe mantenuta molto a lungo nel tempo; ovviamente, con il trattamento fatto nel modo classico il tarlo non muore e al massimo si sanificano le superfici e l’ambiente.
Trattamento antitarlo professionale
I trattamenti antitarlo, effettuati dagli Specialisti della Disinfestazione, utilizzano invece dei macchinari che seguono determinati protocolli differenziati in base all’insetto infestante e devono essere usati da dei professionisti del settore.
Le strutture in legno fisse senza parti metalliche come le travi, il parquet ecc… necessitano di un trattamento a erogazione di microonde che riscalda il legno a 75°, eliminando gli insetti, le uova e le larve con “alta temperatura letale”. Si tratta di un trattamento ecologico senza l’uso di prodotti chimici tossici.
Le strutture mobili con parti metalliche come gli infissi o i mobili di casa si possono trattare con atmosfera modificata, ovvero alterando l’aria creando anossia e uccidendo i tarli per soffocamento. Tutto ciò che si può muovere come quadri, cornici, ecc… è messo dentro il macchinario che modifica l’aria privandola dell’ossigeno.