Il Consulente Tecnico D’ufficio non è altro che un traduttore certificato e solo questa figura professionale è autorizzata ad eseguire le traduzioni asseverate/certificate. Per ricoprire tale ruolo è necessario essere iscritto all’Albo del Tribunale e superare un esame di idoneità presso la Camera di Commercio della località di residenza.
A tutto questo è necessario allegare una copia fronte/retro della carta d’identità e del codice fiscale, il Curriculum Vitae, il certificato dei carichi pendenti (lavorando presso il Tribunale e altri enti governativi non si deve aver commesso reati o ricevuto condanne) e le fatture degli ultimi cinque anni (tre per i traduttori madrelingua) che provano la continuità della sua attività nell’ambito dell’interpretariato e delle traduzioni.
Con la globalizzazione, la sua importanza sta diventando sempre più grande, poichè le migrazioni da un Paese all’altro sono aumentate in maniera esponenziali, seguite a ruota dai matrimoni misti, dalle collaborazioni tra aziende di diversa Nazione e dalle esigenze di collaborare con le Forze dell’Ordine per le intercettazioni telefoniche.
Per quanto riguarda il costo del servizio, devi tener conto è determinato dalla tipologia del documento da tradurre, dal Paese di destinazione, dalla combinazione linguistica e dalla necessità o meno dell’Apostille.
Quest’ultima non è sempre necessaria, quindi prima di richiederla informati a dovere, in quanto risparmieresti tempo e denaro.
Se per esempio devi studiare o presentare il tuo titolo di studio all’interno di uno Stato facente parte dell’Unione Europea, ti basterà solamente la traduzione certificata dei documenti accompagnata da una dichiarazione di conformità, la quale ti verrà redatta proprio dal traduttore.
Il pagamento può essere effettuato in contanti oppure tramite bonifico bancario ed è comprensivo di parcella per il traduttore più le marche da bollo necessarie. Ricorda che ne serve una ogni quattro pagine e non di più.
Quali sono le regole per eseguire una traduzione giurata
La taduzione giurata (dal danese all’italiano per esempio, come quelle prodotte da Pierangelo Sassi) si tratta di un atto emesso alla presenza di un funzionario giudiziario, esso deve seguire un iter preciso. La traduzione in Italia va giurata presso l’Ufficio Asseverazioni Perizie e Traduzioni del Tribunale d’interesse o presso un notaio.
La traduzione deve coincidere con il documento originale e non può prevedere omissioni salvo che queste siano specificate tramite la dicitura Omissis. Il testo sorgente e la relativa traduzione devono essere rilegati in un unico fascicolo e non possono più essere scomposti; sia sull’atto che sul modulo di giuramento devono essere presenti, all’ultima pagina, la data di redazione e la firma del traduttore e tutte le pagine vanno firmate e timbrate da quest’ultimo.
Ogni quattro pagine dell’Atto va apposto un bollo da 16 euro, in taluni casi specifici indicati dalla legge è prevista l’esenzione.
Per tradurre un documento da una lingua straniera in un’altra è importante sapere che non è previsto di asseverare traduzioni inter lingua ed è quindi indispensabile che il passaggio da una lingua all’altra avvenga previa traduzione in italiano; quindi un documento in tedesco prima di essere tradotto in inglese dovrà essere reso in lingua italiana.
In vari casi particolari, come ad esempio quello di chi chiede la cittadinanza italiana, è obbligatorio che ci sia il requisito di terzietà del traduttore, ovvero egli non può coincidere con la persona menzionata nell’atto da tradurre in quanto si potrebbe verificare un conflitto di interessi.
Negli Stati aderenti alla Convenzione dell’Aja del 5 ottobre 1961, vengono usate le Apostille (La Apostilla dell’Aja è un timbro che certifica la validità della firma che viene apposta su un atto pubblico e conferma la qualità dell’atto del funzionario che lo sottoscrive) di competenza della Procura presso il Tribunale, salvo che negli specifici Stati esenti. A prescindere da questo, la traduzione deve essere completa in tutte le sue parti.