Silicone: cos’è e come si utilizza

Il silicone è un polimero inorganico utilizzato in diverse applicazioni. Molti di noi hanno già sentito parlare del silicone, nella maggior parte dei casi come sigillante. In effetti questo materiale si utilizza per la produzione di sigillanti con diversi ingredienti e per differenti tipologie di utilizzo. Con il silicone però si può sfruttare anche in vari altri ambiti, compreso in cucina: con questo materiale si possono preparare stampi, piatti e stoviglie durevoli e resistenti al freddo e alle alte temperature.

Di cosa è fatto il silicone
Si tratta, come abbiamo già accennato, di un polimero sintetico che offre alcune caratteristiche particolarmente interessanti. Il silicone è composto essenzialmente da silicio e ossigeno; a questo scheletro si possono associare gruppi costituiti da idrogeno o anche da idrocarburi. Non si può quindi parlare del silicone come se fosse una singola sostanza, è più corretto parlare di siliconi, visto che ne esistono tante tipologie diverse. Si tratta di un materiale molto stabile, questo permette di offrire caratteristiche quali l’idrorepellenza, la resistenza al calore anche molto elevato, l’impossibilità di infiammare alcuni tipi di silicone, la resistenza all’attacco da parte di varie sostanze chimiche e la possibilità di usare i siliconi come isolanti elettrici. Appare chiaro come in commercio sia possibile trovare siliconi per tutte le necessità, da utilizzare in differenti ambiti.

Come si usano i siliconi
Una buona fetta dei siliconi oggi disponibili si utilizza come sigillante, che è anche una delle prime applicazioni per le quali questo materiale è stato sfruttato. Esistono in commercio diversi tipi di sigillante a base siliconica, che differiscono per l’utilizzo che se ne deve fare. È quindi importante scegliere con attenzione il silicone, a seconda del tipo di materiale da sigillare e dell’ambiente in cui si posizionerà il materiale sigillato. I siliconi a base acetica sono adatti all’utilizzo in ambienti umidi, come ad esempio nei bagni; i siliconi neutri si sfruttano per superfici in legno, metallo o PVC. Si possono acquistare anche siliconi particolari, ad esempio adatti all’utilizzo in ambito alimentare o da sfruttare per sigillare lamiere o grondaie.

Siliconi naturali
Si chiamano in questo modo i siliconi inerti dal punto di vista chimico, utilizzabili quindi in diversi settori anche laddove vi sia contatto con gli alimenti. Si tratta di sostanze prive di odore, che induriscono molto lentamente. È facile oggi reperire anche oggetti per la cucina in silicone, che sfruttano le proprietà chimico fisiche di questo particolare materiale. Grazie al fatto di non avere scambio di sostanze con ciò che viene a contatto, con il silicone si producono contenitori, stoviglie, coperchi e mille altri accessori, compresi gli utensili da sfruttare in cucina, come fruste e mestoli. Resistono al calore, al contatto con l’acqua, al freddo, oltre a non rilasciare sostanze dannose per la salute negli alimenti e nelle bevande che entrano in contatto con questi accessori. I contenitori in silicone possono essere adatti ad essere sfruttati per la cottura dei cibi, ma non devono entrare in contatto con fiamme libere. Per produrre questo tipo di accessori il silicone viene vulcanizzato, ottenendo così la cosiddetta gomma siliconica.

Il silicone è ecologico?
Negli ultimi tempi si sta spingendo molto l’utilizzo di coperchi e contenitori in silicone riutilizzabili al posto di quelli monouso in plastica. Sotto questo punto di vista si può considerare il silicone come sostanza ecologica, in quanto molto durevole e pratica, al pari del vetro o della ceramica con cui si producono tradizionalmente le stoviglie. Si deve poi ricordare che stiamo parlando di un materiale per la cui produzione si usa prevalentemente silicio, una sostanza ampiamente disponibile sulla crosta terrestre. Quindi è di facile produzione, soprattutto rispetto ad altre materie prime utilizzate al posto del silicone. Stiamo quindi parlando di un materiale che può essere considerato ecologico, soprattutto considerando l’ampio campo di utilizzo e le sostanze che va a sostituire.