Il rispetto per l’ambiente e il valore del riciclo sono valori che possono essere insegnati e trasmessi anche con il contributo dell’istituzione scolastica. Questo è il principio che ha mosso alcune scelte in una delle scuole private a Pistoia più rinomate in ambito di sostenibilità.
Sembra una cosa scontata, eppure la raccolta differenziata non viene rispettata in moltissimi plessi scolastici italiani. Presso il Centro Studi Michelangelo da alcuni anni è attiva questa procedura, nel rispetto della vigente normativa comunale.
Molto spesso non esiste un vero e proprio coordinamento per l’attuazione della differenziata all’interno degli istituti. Nessuno che vigili sulla correttezza delle procedure. Talvolta non sono presenti neppure i cestini specifici, solo quelli generici. Il problema è che, anche quando sono presenti gli strumenti per la raccolta, la differenziazione spetta alla sensibilità del singolo.
La fortuna del Centro Studi Michelangelo è quella di essere una piccola realtà, con un numero totale di studenti non paragonabile a quello dei grandi plessi pubblici. Probabilmente si tratta di una delle più piccole scuole private a Pistoia e provincia. Questo offre un grande vantaggio in termini didattici: gestire classi piccole permette ai docenti un lavoro di comprensione approfondita sui singoli studenti.
Questa particolarità si riflette anche sulla possibilità di lavorare su temi non prettamente didattici, come il rispetto per l’ambiente. Per esempio, la verifica della corretta differenziazione è attuabile su piccoli volumi di rifiuti.
A lezione di riciclo
Per far funzionare il sistema della differenziata a scuola non è sufficiente fornire dei cestini e controllare il rispetto delle regole. È necessario sensibilizzare gli studenti, perché sono loro i veri protagonisti del processo educativo. La strategia usata in questo istituto è integrare il discorso sulla sostenibilità alle lezioni in classe.
In particolare qui vengono progettati dei percorsi interdisciplinari che coinvolgono materie affini come scienze naturali, fisica e chimica. Ma anche filosofia, parlando di etica e morale oppure storia e storia dell’arte.
Probabilmente una delle discipline che meglio si presta alla sensibilizzazione su questi temi è la neo introdotta educazione civica. Prevista da pochi anni in tutti gli indirizzi di studio delle scuole superiori, la materia ha come obiettivo la formazione dello studente sui temi della cittadinanza attiva e del diritto. Solitamente ogni docente dedica almeno un’ora a quadrimestre a queste tematiche, in modo da assolvere a questo obbligo formativo previsto dalle linee guida del MIUR.
La riduzione nell’uso delle bottiglie di plastica
Per muovere un ulteriore passo concreto verso la sostenibilità, la direzione del Centro Studi Michelangelo ha deciso di installare un depuratore d’acqua a disposizione di studenti e professori. A partire dal prossimo anno scolastico l’idea è quella di fornire gratuitamente a tutti delle borracce di alluminio riciclato riusabili.
Per fortuna l’acquedotto di Pistoia eroga un’acqua potabile abbastanza gradevole. Ma per garantire un servizio di qualità il depuratore si rende necessario.
Gli utenti potranno ricaricare le proprie borracce in modo da non dover più consumare le classiche bottigliette d’acqua. Un risparmio di plastica considerevole, alla luce del fatto che ogni giorno i cestini dedicati alla raccolta si pienano.
Illuminazione sotto controllo
Un discorso a parte merita il controllo dell’illuminazione. In questo caso l’istituto si è impegnato nella progressiva sostituzione delle luci alogene con i famosi pannelli a led.
La logica dietro a questa scelta è duplice: da un lato i vecchi pannelli illuminanti non saranno cestinati fino a quando avranno vita. Questo perché il contrasto agli sprechi resta una delle azioni a maggior impatto sulla sostenibilità ambientale. Con il passare del tempo e l’esaurirsi di queste apparecchiature ci sarà la sostituzioni
In secondo luogo il consumo dei led è effettivamente minore. Ciò permette anche risparmio economico, che sul lungo periodo permette il recupero dell’investimento. Per un piccolo plesso scolastico questa azione permette sia un risparmio concreto nella bolletta, sia una maggiore tutela dell’ambiente.
Si tratta in definitiva di un insieme di piccole azioni che potrebbero sembrare poco impattanti. In realtà se sommate insieme hanno una forte valenza, anche perché influenzano i valori e le idee degli studenti che frequentano la scuola, cioè dei futuri cittadini.